Se i film a budget ridotti come quelli del Neorealismo, della Nouvelle Vague e della Nuova Hollywood continuano a riscuotere successo, nel frattempo si vanno affermando i colossal, pellicole molto costose prodotte negli Stati Uniti e destinate a conquistare la maggiore fetta di pubblico.
Come cambia il cinema, dai blockbuster alla Germania Ovest
Negli anni ’70 film come “Lo Squalo” (1975) di Steven Spielberg, “Incontri ravvicinati del terzo tipo” (1977), ancora di Spielberg, e “Guerre stellari” segnano l’inizio dell’era dei blockbuster – strumenti per fare soldi. La fantascienza viene utilizzata in modo spensierato, concentrandosi più sugli effetti speciali che sulle trame, spesso leggere e standardizzate.
È anche il periodo dei cosiddetti gangster movie, grazie all’uscita di pellicole storiche come “Il padrino” (1972) di Francis Ford Coppola, che riscrive le regole del genere mostrando i criminali quali menti astute.
Per trovare un cinema più evocativo e introspettivo, in questi anni bisogna volgere lo sguardo verso la Germania, dove i giovani registi tedeschi dirigono film in stile neorealistico dai toni pessimistici. A questo filone appartengono Rainer Werner Fassbinder e Werner Herzog, mentre altri cineasti pur facenti parte della stessa scena si distinguono per il tentativo di dare ai loro film un afflato di ottimismo, fra tutti il grande Wim Wenders.